Vuoi conoscere i trucchi SEO più efficaci per ottenere più traffico organico sul tuo sito?
Come si ottimizza WordPress per la SEO?
È possibile aumentare il traffico organico lavorando molto sulla SEO On-Site?
Anni fa ricercavo mille risposte a queste domande.
La sola idea di poter ottenere traffico organico gratuito da Google con sole ottimizzazioni sul mio Blog mi faceva impazzire.
Lascia che te lo dica…
Questa idea mi ha tentato molto. Troppo…
Talmente tanto che ho applicato tutte le tecniche SEO On-Site che conoscevo per due mesi di fila.
In questo periodo di applicazione ho approfondito ciò che già sapevo e ciò che non sapevo ridefinendo i confini delle mie conoscenze e competenze.
Ma come si dice sempre: non basta la teoria, bisogna fare pratica, quindi applicare.
Ricorda che: la qualità delle tue competenze, ovvero ciò che applichi, si vede dai risultati.
…
Alt! A proposito di risultati, ecco cosa è successo dopo due mesi di lavoro sul mio Blog:
Questi sono i risultati. Frutto del lavoro sul mio Blog di recensioni nel settore elettronica.
Ecco un breve racconto dietro questa scalata nelle SERP di Google:
- ho iniziato a lavorare esattamente il 10 gennaio 2020 applicando tutto ciò che conoscevo e approfondivo, prima di questa data mi ero preparato psicologicamente 🙂
- nel primo mese ho lavorato sulla parte tecnica e ho aggiornato articoli preesistenti
- nello stesso mese ho pensato a nuovi contenuti da scrivere
- nel secondo mese ho realizzato i nuovi contenuti
- in questo periodo ho ideato la struttura del sito, dei contenuti e di internal linking
E poi Boom!
Sono passato da una situazione frustrante di pochi clicks (che andavano dai 2 agli 8 clicks giornalieri) fino decine di click giornaliere arrivando anche a centinaia.
Il grafico che ti ho messo qui sopra va dal 19 Marzo 2020 e termina il 30 Luglio 2020:
Si può notare che:
- dalla data di inizio i click sono bassissimi (punto 1)
- da quel momento in poi c’è una forte aumento di click verso i miei articoli
- c’è un aumento della posizione dei miei articoli nelle SERPs (punto 2)
- raggiungo anche centinaia di click giornalieri
- il picco massimo di click è 199 (punto 4)
- ho generato 12 515 clicks e 730 813 impressions in 4 mesi (punti 5/6)
Risultati interessanti. Non credi?
Ancor più interessante è la strategia che c’è dietro.
Pura e strategica:
SEO PER WORDPRESS!
Proprio così, il mio successo deriva da ciò.
(avrei potuto fare molto di più considerando pure la SEO Off-Page, ma oggi voglio portare una dimostrazione)
So che sul Web c’è moltissima confusione e gente che vuole provare il contrario su ciò che ti ho mostrato poco fa.
Ma è inutile e dannoso alimentare il divario tra chi crede in queste pratiche e chi invece non ci crede.
Chi fa disinformazione e chi non crede in queste pratiche si trova spesso a fare i conti con le proprie contraddizioni.
Veri e propri dogmi che minano i loro risultati e danneggiano persone che vogliono risultati.
La verità è che le ottimizzazioni SEO On-Site sono fondamentali e sono anche fattori di ranking riconosciuti da Google.
Per cui in questo articolo voglio mostrarti le migliori tecniche SEO on-site applicabili da subito per ottenere traffico organico nell’ordine dei mesi.
Leggendo e studiando i seguenti paragrafi potrai padroneggiare e applicare tali tecniche.
Pochi ne sono consapevoli, pochi le applicano, ma tu sarai un maestro.
Iniziamo!
Indice riassuntivo
Cos’è WordPress e perché è così popolare?
WordPress è il sistema di gestione di contenuti (CMS) più conosciuto al mondo, più usato e più semplice. Il 42,3% dei siti su internet sono su questa piattaforma.
Ha circa il 65,2% delle quote di mercato globali tra tutti i CMS. Quindi WordPress ha più valore di altre piattaforme (come Blogger, Wix, Webbly, Squarespace e simili).
Siti famosi come TED, TechCrunch, RollingStones, USA Today, TIME.com, BBC america, Mercedes, PlayStation Blog e molti altri usano WORDPRESS.
Parliamo di giganti nel mondo digitale che usano questo CMS.
È il punto di riferimento di più di 400 milioni di proprietari di Blog e siti in tutto il mondo.
Col tempo WordPress è diventato talmente potente e sofisticato che sopra di esso vengono costruiti anche siti eCommerce.
Ma perché è molto famoso?
Prima di tutto faccio una precisazione, quando parlo di WordPress mi riferisco a WordPress.ORG e non a WordPress.COM che è una versione limitatissima.
WordPress.ORG è così popolare perché:
- é semplice e facile da usare, nonché un sistema potente ed efficace per svariati progetti digitali. Non devi essere un programmatore perché è una piattaforma molto intuitiva.
- la sua struttura è già ottimizzata per la SEO e consente a chiunque di attuare qualsiasi strategia per aumentare il traffico organico esponenzialmente. Insomma, piace a Google!
- Con decine di migliaia di temi, sia gratis sia a pagamento, puoi personalizzare qualsiasi aspetto del tuo sito ed estenderne le funzionalità in base alle tue esigenze grazie a più di 58 mila plugins.
- ha un’intera community gratuita pronta ad aiutare chiunque.
Un CMS dalle mille sfaccettature praticamente adatto a tutti.
WordPress.Org è open source, ovvero gratuito. Ma per utilizzarlo hai bisogno di hosting e dominio a pagamento.
Nel caso ne avessi bisogno, ho realizzato una guida su come installare WordPress e acquistare Hosting e Dominio.
L’ho realizzata per aiutare i miei lettori a partire col proprio progetto online senza commettere errori. Nella guida tengo conto delle ottimizzazioni SEO qui presenti.
Cos’è la SEO per WordPress?
Ricordiamo che l’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca).
Per questo termine si intendono tutte le pratiche volte ad aumentare il posizionamento e la visibilità degli articoli di un sito per portare più traffico organico e raggiungere obiettivi di business.
Questi risultati sono ottenibili grazie a ottimizzazioni tecniche, struttura dei links interni ed esterni, backlinks, segnali social e altro.
Nello specifico, esistono tecniche e ottimizzazioni SEO per WordPress che si articolano nel seguente modo:
- ottimizzazioni di base
- realizzazione contenuti SEO-Oriented
- struttura del sito
- strumenti SEO indispensabili
- velocità, performance e Web Vitals
In questo articolo tratterò in modo dettagliato questi punti in modo che tu possa applicarli.
Senza perder altro tempo, iniziamo con le ottimizzazioni!
Ottimizzazioni di base
Rappresentano le basi della SEO su WordPress. Senza di esse non si va da nessuna parte.
Queste sono le fondamenta del tuo progetto digitale.
È a tuo rischio e pericolo ignorarle.
1. Scegli un provider Hosting di qualità
La SEO parte proprio da qui. Hosting e ottimizzazione per i motori di ricerca sono due elementi strettamente collegati.
L’Hosting rappresenta le fondamenta del tuo sito, il server che lo ospita fisicamente. Sempre più persone optano per soluzioni economiche o, ancor peggio, gratuite.
Commettere questo errore renderà tutti i tuoi sforzi vani. Se credi veramente nel tuo progetto e se vuoi ottenere risultati prima di scegliere un provider devi tener conto dei Core Web Vitals.
Cosa sono i Core Web Vitals?
Sono fattori di ranking ufficiali che Google prende in considerazione e sono:
- velocità
- stabilità visuale
- speed index
- interattività
- sicurezza
- protocollo HTTPS
Semplicemente sono indicatori di performance che determinano l’esperienza utente sul tuo sito.
Tutti questi fattori devono essere a norma e per il 50-60% (ma anche di più) dipendono dal tuo Hosting.
Rispettarli è fondamentale per posizionarsi su Google e per evitare di perdere traffico organico e vendite.
Hosting scadenti rendono il tuo sito lento, non sicuro e instabile e i tuoi visitatori scapperanno… E anche Google scapperà! Con tutto ciò che ne consegue.
Negli anni ho investito denaro per provare più di 6 provider hosting e li ho anche testati per diversi mesi e vedere quale fosse il migliore.
Ne risulta che SiteGround è il miglior hosting per WordPress per tutta una serie di fattori che ho riportato su un mio articolo.
Uso questo hosting per i miei progetti e per i miei clienti e la differenza si sente.
Utilizzando questo hosting potrai seguire molte delle ottimizzazioni che mostro in questo articolo senza stravolgere le procedure.
Inoltre, SiteGround ha realizzato due plugin WordPress compatibili solo con i loro server, e sono:
- SG Optimizer
- SiteGround Security
Fondamentali per applicare alcuni consigli su questo articolo.
Voglio farti notare una cosa. Il sito ufficiale di WordPress.org consiglia SiteGround come hosting.
2. Installa su WordPress un Tema SEO-Friendly
Un altro fattore che incide sui Core Web Vitals almeno del 15-20%.
Un tema è fondamentale perché senza di esso è praticamente impossibile personalizzare il tuo sito.
Installare un tema significa mettere su WordPress del codice che consente di realizzare il layout del sito, la grafica, aggiungere il logo, inserire widget, creare pagine e articoli con uno stile e molto altro.
Ma il tema, o meglio il codice che lo compone, deve essere SEO-Friendly.
Gli elementi da considerare che lo rendono tale sono:
- leggerezza
- codice strutturato
- bassa o nulla ridondanza
- presenza di child-theme
- sicurezza
- adattabilità ai dispositivi mobili (responsiveness)
Altri aspetti qualitativi sono la presenza di:
- una documentazione
- community
- recensioni positive
Tener conto di questi aspetti risulta complesso a un principiante, quindi per non sbagliare ti consiglio di leggere la mia guida accurata sui migliori temi WordPress.
Scegliere un tema solo perché ha elementi grafici fighi riempirà il tuo sito di codici javascript e CSS che rallentano il tuo sito drammaticamente.
EXTRA: Genesis FrameWork è il miglior tema WordPress in circolazione sviluppato da un team che ha un’attenzione maniacale per i dettagli e per gli aspetti di cui ti ho parlato.
3. Responsiveness
La Responsiveness (o sito Mobile-Friendly) è la capacità di un sito di adattarsi ai dispositivi mobili.
Un Core Web Vital fondamentale per gli utenti e per Google.
In primo luogo è il tema a determinare se un sito è mobile-friendly o meno, infatti il punto 2 è strettamente legato a questo punto.
Altre pratiche per rendere il tuo sito responsive sono:
- i testi devono essere grandi tra i 16px e i 18px, non più grandi o più piccoli
- i titoli da H1 a H6 devono avere dimensioni diverse e devono distinguersi dai testi
- usa un font leggibile: opta per i serif o sans serif
- non mettere elementi (immagini, testi, pulsanti…) troppo vicini tra loro
- usa massimo due colonne per smartphone e tre su tablet
- elimina elementi invadenti (banner pubblicitari grandi, popup fastidiosi…)
- su telefono e tablet i pulsanti e i link devono essere cliccabili e ben visibili
- correggi o elimina elementi che vanno oltre la larghezza dei dispositivi
4. Passa al protocollo HTTPS
Il protocollo HTTPS è quell’elemento che attribuisce a un sito, o al dominio, il famoso lucchetto verde, come l’immagine qui sotto:
Questo protocollo è determinato dalla presenza di un certificato SSL sul tuo server e dalla forzatura HTTPS. Elementi che Siteground possiede, con questo hosting questa procedura richiede 5 minuti e nessun mal di testa: puoi leggere la mia guida su come attivare un certificato SSL e HTTPS su SiteGround.
Passare a HTTPS è fondamentale ed è un fattore di ranking.
L’ha dichiarato Google nel 2014:
È uno dei tanti Core Web Vitals da rispettare! Ricordi?
E chi dice che non è vero si sta dando la zappa sui piedi.
Come passare a questo protocollo? Ecco dei consigli:
- naturalmente tutto parte dalla scelta di un hosting di qualità
- installa il certificato SSL dal pannello di controllo dell’hosting
- abilita la forzatura HTTPS usando il plugin SG Optimizer
- da WordPress vai su Impostazioni → Generali e inserisci manualmente “https://” prima del nome dominio
- non inserire link che iniziano con “http://” (ovvero senza la “s”) su pagine e articoli
Se usi un hosting diverso da quello che consiglio, per forzare il protocollo HTTPS usa il plugin Really Simple SSL.
Vuoi saperne di più? Leggi “Come installare un certificato SSL e passare a HTTPS“.
5. www o non-www
Scommetto che più volte ti è capitato di vedere domini:
- alcuni con il www → ad esempio www.facebook.com
- altri senza il www → ad esempio michelemincone.com
E ti sarai chiesto cosa comporta a livello SEO.
Beh, semplicemente nulla. La presenza o meno del (www) non è fattore di ranking.
Puoi aggiungere o togliere questo elemento andando su Impostazioni → Generali su WordPress:
Puoi aggiungere o no il www. prima del nome dominio (vedi immagine). Poi clicca su Salva.
Evita l’errore di cambiare questa struttura a progetto avviato. Potrebbe causare problemi.
6. Semplifica i permalink
I permalinks sono URL permanenti che WordPress usa come riferimento per rimandare alle pagine e agli articolo del tuo sito. Hanno un grosso impatto sulla SEO.
Il problema è che i permalinks sono preimpostati con la seguente struttura:
“https://dominio.com/?p=123“
Questi URL non sono SEO-Friendly: non suggeriscono ai motori di ricerca cosa tratta il tuo articolo. Insospettiscono anche i visitatori.
Quindi la prima cosa che devi fare è cambiare la loro struttura su WordPress da Impostazioni → Permalink:
Se hai un sito di piccole dimensioni seleziona l’opzione Nome articolo.
Così i tuoi permalink saranno decisamente ottimizzati e appariranno così:
https://nomedominio.com/articolo-esempio/
Se hai un sito grande o un eCommerce seleziona Struttura personalizzata e inserisci nello spazio bianco:
/%postname%/%category%/
In questo modo il tuo sito avrà una struttura più organizzata (detta: a silos). I link appariranno così:
https://nomedominio.com/categoria/articolo/
Non dimenticare di salvare le impostazioni.
NOTA BENE: Evita di cambiare la struttura dei permalink a progetto avviato per evitare disastri SEO.
7. Titolo e argomento del sito
Non fare come molti che sottovalutano questo passaggio.
Aggiungere un titolo significa dare un marchio, un’identità, al tuo sito. Questo aiuterà gli utenti e i motori di ricerca a identificarti come brand o personal brand.
Mentre l’argomento servirà sia agli utenti sia ai motori di ricerca per capire qual è il tuo settore, cosa vendi e cosa fai.
Su WordPress, recati su Impostazioni → Generali:
Per darti un’idea, segui questo schema:
[Titolo sito] + [Argomento/i sito]
Nel mio caso ho inserito:
Michele Mincone – SEO e Digital Marketing in pillole
“Michele Mincone” è il mio personal brand, “SEO e Digital Marketing” è il mio settore, ovvero l’argomento trattato sul mio Blog.
L’elemento “in pillole” genera curiosità perché rimanda alla semplicità. Aggiungi anche tu un elemento che genera curiosità per catturare l’attenzione di più utenti.
8. Utilizza un buon plugin SEO
Ti consentono di lavorare su diversi aspetti del tuo sito e sono fondamentali al giorno d’oggi.
Ne esistono diversi, ma devo farti spazio nella confusione e consigliarti Yoast SEO.
È la soluzione gratuita, anche se esiste anche la versione premium, che ti da l’essenziale per fare ciò che realmente conta ed è semplice da usare.
Ho anche realizzato una guida su Yoast.
9. Non sprecare il crawl budget
Il crawl budget è la risorsa che i bot di Google dedicano al tuo sito per scansionarlo.
Stai lavorando sul design del tuo sito? Stai scrivendo i primissimi articoli?
Lasciare il tuo sito accessibile in questo momento ti farà sprecare crawl budget.
Quindi, ti consiglio di scaricare il plugin Under Construction per bloccare momentaneamente il tuo sito e mostrare una pagina Coming Soon come questa:
Renderai il sito accessibile quando sarà pronto disinstallando il plugin.
Più avanti vedremo altre pratiche per risparmiare questo budget.
10. Sicurezza
Siti poco sicuri facilmente contraggono malware. Questo è un campanello d’allarme per Google che deindicizzerà il tuo sito.
La sicurezza è uno dei tanti Web Core Vitals che in gran parte dipende dal tuo hosting, dal tema e dai plugin.
Ma si può fare di più! Ecco cosa:
- attivare un firewall
- configurare l’autenticazione a due fattori
- bloccare indirizzi IP sospetti
- filtrare lo spam
Per fare ciò SiteGround Security è l’ideale per utenti dell’omonimo hosting.
Altrimenti affidati a WordFence.
Per difenderti dallo spam ti consiglio anche di approvare manualmente i commenti al tuo Blog. Alcuni “geni” usano software automatici per spammare commenti su Blog in tutto il mondo.
Questi commenti sono spam e pieni di link pericolosi e ingannevoli. Sono visti malissimo da Google. Difenditi da essi!
Contenuti SEO-Oriented
I contenuti sono la linfa vitale del Web.
Realizzare contenuti di qualità sul tuo Blog, e ottimizzarli per la SEO, è fondamentale per posizionarsi su Google.
11. Fai una Keyword Research
È la prima cosa da fare prima di creare un contenuto. Senza questo passaggio non saprai di cosa parlare e nemmeno come rispondere agli intenti di ricerca degli utenti.
Ottimizzare un contenuto per una parola chiave serve al motore di ricerca per sapere di cosa tratta il tuo articolo.
Per fare una ricerca della keyword utilizza strumenti come il Keyword Planner di Google o UberSuggest. Naturalmente per una ricerca più efficace è richiesto che tu conosca il mercato a cui ti rivolgi con i tuoi contenuti.
La keyword scelta va inserita nello slug dell’articolo tramite l’editor WordPress:
Ad esempio, questo articolo è in target sulla keyword “ottimizzazione-seo-wordpress“.
12. Ottimizza titolo e meta-description
Il titolo (o title tag) è l’elemento che indica ai motori di ricerca e agli utenti cosa tratta il tuo articolo ed è un fattore di ranking.
Io investo sempre del tempo per scrivere un titolo che catturi l’attenzione degli utenti. Un titolo efficace attira utenza e aumenta il CTR (percentuale di click) che può influenzare la mia posizione sulle SERPs.
Titoli che sono iniziano con “Come fare a…“, che contengono numeri, elementi di curiosità, pongono una domanda sono efficaci.
Ricorda sempre che Google tronca titolo più lunghi di 55 caratteri, quindi non allungarti troppo.
La meta descrizione (o meta-description) è molto meno rilevante rispetto al titolo, ma è comunque utile (non è fattore di ranking).
Google limita i caratteri a 160. Scrivere una descrizione del contenuto semplice ma efficace attirerà sicuramente più utenza e quindi aumenta il CTR.
Come modificare titolo e meta descrizione?
Puoi farlo con l’ausilio del plugin Yoast sulla pagina del tuo articolo:
Arriva in fondo alla pagina e lo troverai.
13. Inserisci titolo e alt-tag nelle immagini
Aggiungere immagini nei tuoi articoli è una cosa fondamentale. Migliora la user-experience, arricchisce i testi e, cosa più importante, puoi posizionarle su Google!
Si proprio così. Grazie alle immagini puoi ottenere traffico aggiuntivo e a me è successo.
Ma per ottenere questo beneficio devi tenere in considerazione alcuni fattori:
- prima di caricare l’immagine rinominala con un titolo che rispecchia il suo contenuto. Altrimenti puoi intitolare l’immagine su WordPress nella sezione Media;
- attribuisci alle immagini un alt tag o testo alternativo. Si tratta di specificare il contenuto dell’immagine scrivendolo nel box indicato su WordPress.
- usa immagini originali e senza copyright
N.B. : l’alt tag serve per far capire a Google cosa raffigura l’immagine, dato che i suoi bot “non hanno gli occhi” per visualizzarla.
14. Link interni ed esterni
Nei miei articoli capita spesso che evidenzio parti del testo (quindi inserisco link) per:
- linkare articoli realizzati da me
- linkare articoli di fonte esterne
I primi sono chiamati LINK INTERNI, cioè link dentro il mio sito. I secondi LINK ESTERNI, ovvero che vanno fuori dal mio sito.
Mettiamo caso che tu abbia realizzato 20 articoli in cui tratti argomenti correlati tra loro. Ciò che ti verrà naturale fare è linkare in tutti i tuoi articoli altri tuoi articoli che approfondiscono un tema o che sono correlati.
Questa pratica è chiamata INTERNAL LINKING e ha determinato il mio successo e quello di molti medi e grandi Blog.
È così efficace perché aumenta molto la rilevanza del tuo sito agli occhi di Google e non solo. Risulterai un sito più specializzato e competente rispetto a chi non pratica questa strategia.
Qualità che Google e gli utenti amano.
Però evita di fare internal linking senza una logica. Linka o per approfondimento o perché c’è correlazione tra gli argomenti.
Puoi arricchire questa strategia usando anche link a fonti esterne nel caso in cui lo ritieni necessario. Mi raccomando, linka solo fonti autorevoli e valide.
15. TOC
Una Table of Contents (TOC) è una tabella riassuntiva con tutti i titoli e sottotitoli del tuo articolo per far muovere comodamente l’utente all’interno del tuo articolo:
Cliccando su un titolo vengo rimandato al paragrafo corrispondente. Puoi implementare una TOC grazie al plugin Easy Table of Contents.
Non è utile per il posizionamento sui motori di ricerca ma migliora la user-experience.
16. Liste puntate e Rich Snippets
Un’ottimo metodo per ottenere la prima posizione su Google è utilizzare liste puntate che riassumono il contenuto dell’articolo. Ecco un esempio:
Per fare ciò puoi usare l’elemento lista dell’editor WordPress o i blocchi offerti da Yoast durante la stesura del tuo articolo:
Col blocco “How-to” potresti descrivere le procedure di una ricetta.
Invece, con il blocco “FAQ” puoi ottenere un altro Snippet di Google:
Ovvero quello delle domande chieste dagli utenti.
Pensa agli enormi benefici che potresti ottenere usando questo blocco nel tuo articolo e rispondendo a tutte le domande possibili prendendo spunto da Google.
17. SEO Copywriting
È una disciplina che riguarda quelle tecniche di scrittura per far si che un articolo sia ottimizzato per i motori di ricerca (scrittura orientata alla SEO).
Al punto 10 ti ho consigliato di effettuare una ricerca delle parole chiave.
Arriverà il momento in cui avrai trovato la parola chiave su cui ottimizzare il tuo contenuto.
Inseriscila, oltre che nello slug, nel titolo, nella meta description e all’interno dei paragrafi dell’articolo ma questo senza esagerare.
Usa all’interno del tuo articolo parole chiave correlate alla principale per rispondere ad altre domande degli utenti, quindi ad altri intenti di ricerca.
Come trovare parole chiave correlate?
Inserisci la tua keyword principale, potrebbe essere “tecniche SEO“, su Google:
Le troverai in fondo.
18. Thin-Content e Fresh-Content
Per Thin-Content si intende un contenuto privo di valore aggiunto, cioè che non aiuta gli utenti e non risolve i loro problemi.
Esempi di Thin-Content sono:
- un contenuto duplicato
- un contenuto copiato da un altro blog
- articolo auto-generato o scritto da bot
- un contenuto troppo breve, non approfondito e di scarsa utilità
- articoli in cui vendete prodotti in affiliazione privi di informazioni utili al lettore
Inutile dire che avere tanti contenuti del genere sul proprio sito porterà alla thin content penalization, ovvero una penalizzazione dell’algoritmo Google Panda (penalizza siti di basso valore).
L’obiettivo di Google è mostrare all’utente il contenuto migliore possibile o che risponda in modo esaustivo al suo intento di ricerca. Quindi realizzare articoli di valore che aiutino i lettori è di vitale importanza.
Come dico sempre, scrivi articoli migliori della concorrenza e se non riesci punta sull’alta qualità sempre!
Invece, i Fresh-Content sono i contenuti “freschi” o aggiornati. Google li premia. I contenuti che hai realizzato 2 anni fa potrebbero non essere validi nel presente.
Quindi assicurati di aggiornare articoli molto vecchi modificando le informazioni obsolete e aggiungendo quelle nuove. Per fare ciò studia ciò che fanno i competitors senza copiarli mai!
19. Rendi il tuo articolo condivisibile
Se l’essere umano si è evoluto così tanto questo è anche grazie alla condivisione.
La condivisione è passa parola, uno strumento potentissimo. Basti pensare all’ultima volta che un tuo amico ti ha consigliato un luogo da visitare o una piattaforma online da cui acquistare. Ti ha convinto!
Gli esseri umani si fidano di altri esseri umani perché empatizzano e condividono esperienze.
Gran parte del successo di Amazon è grazie al passa parola.
Immagina che lo stesso meccanismo ricada sul tuo Blog. I risultati saranno impressionanti nel giro di mesi.
Aggiungi pulsanti di condivisione tramite il plugin Sassy Social Share.
Inoltre, non dimenticare di invitare i tuoi lettori a condividere il tuo articolo scrivendolo.
Google tiene conto anche dei segnali social, quindi delle condivisioni.
Ascolta: lo faranno solo se il tuo contenuto è di valore e gli è stato d’aiuto. Quindi scrivi articoli di valore!
20. Content Booster
Ecco alcuni consigli per dare una spinta ai tuoi articoli tra i risultati di ricerca:
- quanto devono essere lunghi i tuoi articoli? Dipende dalla tua nicchia di mercato, non esiste una risposta univoca. È ovvio che un Blog di notizie avrà articoli più brevi di un Blog sulla tecnologia.
Vuoi aggiungere un approfondimento? Aggiungilo se pertinente. Vuoi scrivere un articolo molto approfondito perché c’è molta competizione? Fallo! Un tuo competitor non riesce a rispondere ad alcune domande col suo articolo? Pensaci tu!
- I muri di testo non piacciono a nessuno, dividili in paragrafi. Usa Titoli H2 e H3 per dividerli. Non dimenticare le liste puntate per fare elenchi o riassunti;
- migliora il tuo CopyWriting (sii più empatico mentre scrivi);
- scrivi articoli How-To di grande valore, classifiche e articoli tematici;
- aggiungi un video da YouTube di valore se ne hai la possibilità (possibilmente tuo).
Struttura del sito
Questo è un aspetto importantissimo nella tua strategia SEO.
Una struttura chiara e organizzata migliora la user-experience e farà capire a Google quali articoli posizionare prima.
Inoltre, lavorare sulla struttura ridurrà gli sprechi di crwal budget e semplificherà la vita agli spider dei motori di ricerca.
21. Categorie specifiche
Preoccupati di creare categorie sul tuo Blog con le quali andrai a raggruppare articoli dello stesso argomento.
Questa pratica è fondamentale per dare una struttura al tuo sito. Inoltre aiuterà ancor di più i bot di Google a capire l’argomento trattato.
22. Struttura semplice o silos?
Prediligi la prima se hai un sito di piccole dimensioni. Mentre se hai un sito con molte categorie scegli la seconda opzione.
Come si attribuisce l’una o l’altra struttura a un sito?
Modificando la struttura dei permalink come ti ho mostrato al punto 6 e raggruppando per categorie i tuoi articoli.
23. Evita pagine isolate
Dovresti evitare pagine non raggiungibili da nessun link interno sul tuo sito.
Fai in modo che tutti i tuoi articoli principali siano accessibili dall’homepage o tramite link interni sui tuoi articoli.
24. Deindicizza pagine inutili
Le pagine che non apportano alcun valore aggiunto al sito e che potrebbero generare contenuti duplicati vanno necessariamente deindicizzate.
Nella maggior parte dei casi deindicizzo i tags perché:
- non hanno impatto sulla SEO
- in molti casi generano contenuti duplicati
Ciò che faccio è andare sulle impostazioni di Yoast SEO → Aspetto della ricerca.
Dopodiché tramite il menù in alto seleziono la voce Tassonomie. In fondo c’è la voce Tag e li deindicizzo così:
Lo stesso faccio con gli archivi autore (visibili nella voce Archivi):
25. Menù del sito
Su WordPress puoi aggiungere un menù al sito tramite Aspetto → Menu.
Questo elemento è fondamentale parlando di link interni e accessibilità al sito. Sappi che un buon menù potrebbe spingere Google a creare una SiteLink sotto il tuo dominio nella SERP.
Un buon menù contiene:
- la pagina “Chi sono”
- la pagina “Contatti”
- le categorie con menù a tendina
- barra di ricerca
- pagina “Risorse” o altra pagina significativa che riporta a una pagina di valore
CONSIGLIO: evita di inserire troppi elementi e di scarso valore.
26. HomePage
L’HomePage del tuo sito è la pagina con posizione della gerarchia delle pagine più alte, quindi è quella più autorevole.
Su questa pagina dovrebbero essere presenti gli articoli, pagine e categorie più importanti che vorresti indicizzare e posizionare.
La tua HomePage dovrebbe essere ben organizzata (come la mia) e considerare anche altri elementi per migliorare la user-experience, conversioni e vendite.
27. BreadCrumbs
È un elemento che indica il percorso all’interno del tuo sito per raggiungere una pagina:
Per molti i breadcrumbs sono insignificanti. Sbagliato! Sono molto utili per l’esperienza utente e aumentano i tempi di permanenza degli utenti sul tuo sito.
Hanno anche un impatto SEO. Infatti, vengono mostrati nei risultati di ricerca, aumentano il posizionamento e aiutano molto i crawler a categorizzare e a scansionare il tuo sito.
Per attivarli è sufficiente avere il plugin Yoast. Recati su Yoast SEO → Aspetto della Ricerca. Individua la voce Breadcrumb. Scorri in fondo e attiva la seguente opzione:
Poi clicca su Salva.
Strumenti indispensabili
Misurare i risultati e le metriche SEO è fondamentale.
Esistono degli strumenti da installare su WordPress che devi assolutamente avere. Grazie ad essi potrai ottenere dati per migliorare la tua strategia.
28. Sitemap
La Sitemap è una pagina che riporta in elenco tutti i link interni, o le pagine, del tuo sito.
Ci sono mille modi per generarla, ma un metodo basta: usando il plugin Yoast.
Puoi visualizzare la tua sitemap attraverso il tuo dominio:
nomedominio.com/sitemap.xml
29. Google Search Console
È uno strumento che misura il rendimento dei tuoi articoli sul motore di ricerca. Inoltre, ti segnalerà molti errori o ottimizzazioni da fare. Uno strumento indispensabile.
Vai sulla pagina di Google Search Console e accedi col tuo account gmail.
Poi aggiunti una proprietà e inserisci il tuo nome dominio. Successivamente ti verrà chiesto di verificare il tuo sito tramite un tag.
Per completare con successo questo passaggio copia il tag e dovrai incollarlo nella casella “Codice di verifica Google” tramite il plugin Yoast:
Puoi trovare queste impostazioni su Yoast SEO → Generali, sotto la voce Strumenti per Webmaster.
Il prossimo passo sarà inviare la sitemap alla Search Console. In questo modo velocizzerai l’indicizzazione del tuo sito.
30. Google Analytics
Un altro strumento fondamentale per misurare metriche e per capire se stai lavorando bene o male con la SEO.
Puoi installare Google Analytics in 5 minuti tramite il tuo account gmail usando il plugin WordPress Monster Insights. Il plugin stesso ti guiderà passo passo, nulla di complicato.
31. Broken Link
Ti ho ripetuto più volte quanto sono importanti i link interni e quelli esterni.
Può capitare, in un modo o nell’altro, che la fonte linkata non sia più raggiungibile restituendo un errore 404, ovvero un errore di pagina non trovata.
Avere tanti Broken Links non porta più l’effetto benefico dato invece dai link interni ed esterni che avevi inserito in modo appropriato per essere più rilevante.
Un numero di link rotti elevati potrebbe indurre Google a pensare che il tuo sito è stato abbandonato o che non ti interessa aggiornare i tuoi contenuti.
E le tue posizioni calano…
Per tenere sott’occhio i link rotti usa il plugin Broken Link Checker.
Nel caso vengono rilevati correggili subito.
Velocità e performance
Torniamo ancora una volta sull’aspetto dei Core Web Vitals. Come ti ho già fatto capire essi dipendono da velocità e performance.
Ecco altre pratiche importanti per rispettarli e ottenere molto di più.
32. Abilita il caching
Di per sé WordPress è ottimizzato, il suo codice è fluido e leggero. Ma lavorare sul proprio sito significa anche “appesantire” ciò che già c’è. Questo è normale.
Quindi per mantenere le performance alte ti consiglio un plugin di Caching. Siteground offre SG Optimizer, un plugin dedicato ai loro server molto efficiente.
Se usi un hosting diverso ti consiglio W3 Total Cache o WP Fastest Cache.
33. Minimizza i codici
HTML, CSS e JavaScript sono codici che andrebbero minimizzati per ottenere tempi di caricamento molto bassi. Un passo fondamentale per essere in riga sui Core Web Vitals.
Tutte queste opzioni sono disponibili nel vostro plugin di caching, tra quelli menzionati prima.
34. Ottimizza le immagini
Per avere parametri Core Web Vitals nella norma ottimizzare le immagini è fondamentale.
Saltare questo punto può creare dei problemi nei tempi di caricamento e rovinare il lavoro fatto in precedenza.
Ti consiglio di:
- comprimerle per alleggerirle e farle pesare meno di 100 kb
- usare il formato JPG e convertirle possibilmente al formato webp
- attivare il lazy loading
SG Optimizer per utenti Siteground offre queste opzioni attivabili in pochi clicks.
Altrimenti usa plugin come WP Smush o Short Pixel.
35. Numero e provenienza del plugin
WordPress offre decine di migliaia di plugin ai suoi utenti per estendere le funzionalità del proprio sito per realizzare praticamente qualsiasi cosa.
Devi evitare di scaricare decine e decine di plugin. Rallenterai il tuo sito notevolmente riempiendolo di script e risorse inutili. Troppi plugin causano spesso conflitti ed errori PHP che renderanno il tuo sito inaccessibile portando anche altri problemi.
Installa solo i plugin essenziali per il tuo progetto e ricorda di aggiornarli sempre. Il mio consiglio è di stare tra i 6 e i 18 plugin massimo!
Il secondo aspetto a cui devi fare attenzione è la provenienza delle estensioni. Installare plugin da sviluppatori sospetti o incompetenti, oltre ai problemi visti prima, potrebbe mettere a serio rischio la sicurezza del tuo sito.
Controlla sempre le recensioni e la pagina dello sviluppatore.
36. GIF e Video
Sono elementi visivi che possono impattare positivamente la tua strategia SEO, specie i video.
Ma non commettere questi errori madornali:
- caricare video su WordPress
- inserire decine e decine di GIF
Cadere in questi due errori causerà seri problemi di caricamento e perderai quasi tutto il traffico.
I video vanno caricati su YouTube e incorporati sugli articoli. In questo modo otterrai anche un’altra fonte di traffico.
Se proprio ti piacciono i GIF inseriscine massimo 1-2. Ma non farlo su tutti gli articoli.
37. Non perdere la mia guida!
Questi ultimi 5 punti riguardano un’aspetto fondamentale dell’ottimizzazione SEO su WordPress, ovvero aumentare le performance e diminuire i tempi di caricamento.
Fattori che Google tiene a cuore.
Ho realizzato una super guida su come aumentare la velocità di WordPress in cui approfondisco notevolmente questi punti e ne tratto altri di vitale importanza.
Ti consiglio di leggerla per chiudere il cerchio e completare quanto detto in questa parte finale.
Diciamocelo, in un articolo non si può dire tutto!
Conclusioni
È stato un lungo viaggio, non credi?
Ho messo anima e corpo in questo articolo, letteralmente!
Ci tengo alla diffusione di queste best-pratice e che tutti le conoscano e le sappiano applicare.
Io ti auguro un buon lavoro e ti consiglio di iniziare ad applicare quanto detto in questo articolo da adesso.
Ritorna qui quando ne avrai bisogno.
Potresti trovare anche aggiornamenti o nuovi consigli.
Commenta qui sotto per:
- farmi sapere se conoscevi queste tecniche
- se ti sono state d’aiuto
- se vuoi consigliarne altre
Detto ciò…
Buona ottimizzazione.
Un Abbraccio,
Condividi ora questo articolo e spargi questi consigli ovunque!